OLIVIERO TOSCANI

Oliviero Toscani è conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e iconiche campagne pubblicitarie. Ha collaborato con giornali quali Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation. Ha vinto quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, due volte il Gran Premio d’Affichage, e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. È socio onorario della European Academy of Sciences and Arts.

Le foto scattate a Kappa FuturFestival rientrano nel progetto Razza Umana, un never ending project sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità. Oliviero Toscani: “Questo festival è un posto importante, c’è una concentrazione di giovani speciali e molto interessanti, non si conformano fra di loro – ha detto il fotografo – Ho incontrato persone con un’aria buona, ragazzi molto civili ed educati, senza presunzione, ma con una grande voglia di scoprire e di capire”.

MASSIMO VITALI

Massimo Vitali ha iniziato a lavorare come fotoreporter all’inizio degli anni Sessanta collaborando con diverse riviste e agenzie in Italia e in Europa. Nei primi Ottanta si avvicina alla fotografia d’arte e inizia a lavorare anche per il cinema e la televisione. Dal 1995 si dedica alla fotografia come ricerca artistica, iniziando la serie delle “Spiagge” sviluppata quale strumento originale per ritrarre il mondo.

Viene subito riconosciuto e apprezzato internazionalmente per le sue opere dal formato extra-large di spiagge, discoteche e spazi pubblici in genere, dove individui anonimi vengono ritratti nel loro tempo libero. Sue opere sono presenti in numerose collezioni private come al Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, al Museo Pecci di Prato, al Guggenheim di New York, al Museum of Contemporary Art di Denver, al Centre Pompidou e alla Fondation Cartier di Parigi e in numerosi altri musei in Europa e negli Stati Uniti. La sua abilità nel mostrare paesaggi e masse di gente con dettagli narrativi e formali a volte esaltati da sfondi quasi impalpabili, fa classificare i suoi lavori come “paesaggi umani contemporanei”.

SETTIMIO BENEDUSI

Settimio Benedusi è un fotografo professionista e un giornalista pubblicista. Collabora dal 2010 con il Corriere della Sera. Unico italiano a collaborare per 7 anni con l’edizione internazionale di Sports Illustrated. Docente di fotografia di moda e design allo IED e allo IULM, tiene workshop al TPW. Ideatore di RICORDI? Ritratti Fotografici Stampati, per riportare il privilegio del ritratto fotografico a disposizione di tutti. Nel 2018 realizza ritratti in bianco e nero dei partecipanti di Kappa FuturFestival.

TALKING FUTUR

Talking Futur è il format di video interviste ideato dall’associazione Suoni e Colori, Movement Entertainment e PATREON con il supporto di European Cultural Foundation e Fondazione CRT. Ha l’obiettivo di mettere in dialogo personalità di spicco provenienti dagli ambiti più vari con alcuni dei DJ e producer più interessanti della scena elettronica internazionale.

EPISODE 1

Nutrition vs. Technology

Il DJ e produttore francese Agoria incontra Charles Michel, brillante attivista e formatore, il cui approccio all’alimentazione, alla sostenibilità e all’incontro tra culture è davvero sorprendente.

Durante questa conversazione si susseguono senza sosta idee intese a “evocare, provocare e collegare le emozioni” regalando nuovi punti di vista e modi di interpretare il mondo di oggi. Si parla di cibo e musica, di tecnologia ed evoluzione, di politica e responsabilità; si parla anche di formiche (vedrete…); si parla di menti brillanti in grado di spianare la strada a una consapevolezza e un divertimento più profondi.

EPISODE 2

Art vs. Artivism

Talking Futur mette a confronto il DJ spagnolo Paco Osuna con lo street artist italiano Cibo, in una conversazione ad ampio raggio che tocca i viaggi, l’arte, la coscienza e, naturalmente, il cibo. Le attuali forze economiche ci spingono in un mondo di libera circolazione di merci e denaro che creano bolle di ambienti ultra ricchi e ciò produce un effetto anche sulle arti.

Sia la musica che la street art sono state mercificate, le rispettive industrie producono un numero molto ridotto e selezionato di star mondiali per le quali la domanda e il reddito stanno crescendo esponenzialmente. Ma è davvero sostenibile, in una prospettiva a lungo – o addirittura a breve termine –? Dove dovremmo tracciare il confine tra il desiderio di globalizzazione e la necessità di preservare le nostre radici? Qual è lo scopo delle cose che facciamo, delle cose che amiamo, delle cose per cui lottiamo?

EPISODE 3

Space vs. Spaces

Il confronto tra il divulgatore scientifico Adrian Fartade e la dj e modella di fama internazionale Chelina Manuhutu dà luogo a un’avvincente conversazione che mette in relazione il vuoto di club e piste da balle lasciato dalla pandemia e il sovraffollamento di contenuti e interazioni che si spostano su web e social.

Quanto è profondo il divario tra quello che succede sul web e nella vita reale? Come è cambiato il nostro modo di comunicare da quando i social media sono entrati nella nostra quotidianità? Qual è il modo più sicuro di approcciarsi ai social per un artista, un talent o un content creator?