Kappa, la carica dei 50mila “Noi, i forzati della techno”

La Repubblica

8 July, 2018

Bassi profondi e ritmi incalzanti udibili a centinaia di metri, gran caldo, quattro palchi, decine di divi della techno. E, soprattutto, 50mila fan attesi in due giorni da 89 Paesi diversi al Parco Dora. Sono i numeri impressionanti di un successo: quello della terza edizione del Kappa FuturFestival, che oggi replica con un’altra parata di stelle.

«Amazing. Just amazing». Non c’è altro modo per descrivere l’esperienza del Kappa FuturFestival secondo Aline, 24 enne, londinese, al suo terzo anno alla maratona elettronica del Parco Dora. «Dodici ore di musica al giorno coni migliori dj del pianeta. Cosa si può volere di più?» aggiunge mentre la tech-house dei Martinez Brothers che proviene dallo Jager Stage, il palco principale, continua a farla ondeggiare ritmicamente.
Sono più di 15 mila, su 50 mila spettatori totali, gli stranieri che tra ieri e oggi hanno scelto di riversarsi tra i piloni del parco post industriale torinese per il più importante festival estivo di musica elettronica italiano, sempre più un punto di riferimento internazionale per il popolo del club bing. Basti pensare che i biglietti per la due giorni sono stati venduti in 89 stati, persino in Honduras, Qatar, Arabia Saudita, Nuova Zelanda e Malesia. Un’umanità variopinta e colorata, una babilonia di lingue e culture, tra bandiere, palloncini, paillette, tatuaggi e i costumi più disparati, ma soprattutto un numero impressionante di ventagli, per rinfrescarsi dal caldo sole estivo. Bassa l’età media, la maggior parte ha tra i venti e i venticinque anni, qualcuno non è ancora maggiorenne. Ma c’è anche chi si considera un veterano, come Cristoph, 42enne di Berlino, che Fatboy Slim, grande protagonista della giornata di oggi, lo segue da più di vent’anni. «Ogni estate faccio 4-5 festival di elettronica diversi racconta – ma il Kappa ormai è diventato un appuntamento imperdibile».
Il collante è la passione perla musica elettronica, in tutte le sfaccettature. E la line-up del Kappa FuturFestival non scontenta nessuno, con oltre 50 artisti tra leggende della techno, talenti emergenti e outsider interessanti, senza dimenticare il meglio della scena italiana.
I bassi e le vibrazioni provenienti dai 4 palchi si cominciano a sentire già a centinaia di metri dalla gigantesca tettoia dell`ex area industriale, all`ombra della quale migliaia di persone ballano ininterrottamente da mezzogiorno. Ad aprire le danze sono stati Lollino e Timo Maas, seguiti dai Martinez Brothers e Kolsch. Ma il più atteso è il dj tedesco Apparat, nome d’arte di Sascha Ring, che sale sull’imponente Jager Stage alle 18 per un live-set al calar del sole al ritmo della sua indietronica. E ancora Solomun, un gigante della progressive house come Eric Prydz, per chiudere la prima giornata con il casertano Joseph Capriati.
Ma non c’è solo il main stage. Sono ben 4 i palchi di quest’edizione, per oltre 70 mila metri quadri complessivi. Uno spazio gigantesco che permette di muoversi agevolmente nonostante la fiumana di corpi che si muove tra i pilastri rossi dell`ex capannone di strippaggio.
Il Dora Stage, sulle rive dell’omonimo fiume, dominato dalle sonorità house, il Burn Stage, che ospita tra gli altri le esibizioni dei talenti italiani della techno, e il Futur Stage, gremito da un pubblico adorante e in delirio quando alle 16 sale in consolle l`ex modella belga Amelie Lens, uno dei nomi di punta di quest’edizione del festival. «è bello vedere sempre più dj donne anche in festival di questa portata» dice Chiara, ballando sotto le docce con i nebulizzatori che rinfrescano il pubblico.
«L’anno scorso il dj set migliore è stato quello di Nina Kraviz. Quest’anno Amelie Lens. Basta pregiudizi, le donne in consolle spaccano», rilancia il suo fidanzato Marco. Poche le code nonostante le ingenti misure di sicurezza. Merito dei due ingressi e dell`afflusso di gente che è andato avanti per tutto il pomeriggio. La maggior parte tornerà anche oggi, per altre 12 ore di dance scatenata. «L’unico problema – commentano Anna e Chiara, sorseggiando una birra nell’area relax – sarà tornare al lavoro lunedì».

“Grande pubblico scommessa vinta” E oggi si fa il bis con Fat Boy Slim
«Una partenza ottima, grazie alle tante novità che abbiamo introdotto con questa nuova edizione». Maurizio Vitale Jr è estremamente orgoglioso del nuovo Kappa FuturFestival che si è aperto ieri con un afflusso di pubblico altissimo, complice anche il bel tempo, e che oggi raddoppia con una domenica elettronica degna delle migliori rassegne musicali internazionali all`aperto, soprattutto londinesi, con cui regge bene il paragone, come il Lovebox o il Field Day. «Quest’anno abbiamo collaudato una parte nuova di palco, quindi abbiamo diverse migliaia di metri quadrati in più di area a disposizione – aggiunge Vitale – Un nuovo assetto che testiamo con un pubblico per la prima volta proveniente addirittura da 88 nazioni, un record di settore che gratifica molto il nostro lavoro perché pone la nostra città, la nostra vita e la nostra economia al centro del panorama mondiale». I nomi degli artisti che animano la lunga giornata e serata odierna, da mezzogiorno a mezzanotte, sono tutti di primo piano. Domina la scena il veterano del big beat e della musica house Fat Boy Slim, il cui live set, imperdibile, è previsto al calar del sole, in orario da aperitivo. Nelle sue esibizioni recenti alla Fabrique di Milano, all’Alexandra Palace a Londra e al festival Creamfield, ha fatto registrare per l`ennesima volta il sold out completo, migliaia di spettatori che hanno ballato al ritmo delle sue hit quali “Right here, right now` e “Praise you”, anche il suo sound dal vivo spazia dall`hip hop alla breakbeat, dal rock e all`r`n`b. Uno spirito eclettico che lo ha portato a collaborare con Madonna, Iggy Pop e David Byrne. Nel 2002, a Brighton, a un suo concerto parteciparono circa 250 mila persone, e in tutto questo tempo è rimasto sulla cresta dell’onda confermandosi una star. Fat Boy Slim ha festeggiato con una ristampa in vinile per la Bmg il ventennale di “You`ve come a long way baby”, l’album che lo lanciò nel gotha del pop facendogli scalare rapidamente le classifiche radio e di vendita di dischi in tutto il mondo. Piace, ancora oggi, il suo modo molto artigianale di fare musica live: un cassone pieno di vinili, un Roland 303 e altra strumentazione elettronica, campionatori e laptop. Nella seconda giornata del Kappa, oltre al dj pluripremiato dalla critica, una sfilza di ospiti internazionali di alto livello, come Seth Troxler, Stacey Pullen e Mr. Fingers aka Larry Heard, Luciano, Robert Hood e il grande pioniere della techno Derrick May, affiancati da alcuni tra i dj house ed electro più amati di sempre, come Ralf e Marco Carola.