Jamie Jones, dalle feste di Ibiza alla notte techno di via Sacchi

La Stampa

1 Dicembre, 2018

Giornate corte e grigie, temperature basse, prima aria d’inverno. Roba da chiudere gli occhi e immaginare di essere su un’isola. Ibiza, per esempio, il cui mito notturno si accende questa sera, 1 dicembre, al Milk con il dj set di Jamie Jones. Da vent’anni l’asso gallese della techno vola ogni estate alle Baleari per prendere residenza fissa nei club dell’isola, contribuendo alla sua fama di capitale del divertimento tutto da ballare con feste seriali come la famosissima «Paradise». Ma Jones non è solo Ibiza, la sua formazione iniziò a 16 anni con il bernoccolo per il suono di Detroit, conobbe evoluzioni sia in direzione soul che in chiave più acida e trovò una rampa di lancio decisiva nel contratto con l’etichetta parigina Freak’n’Chic del peso massimo locale Dan Ghenacia. Era il 2006, e il primo album del produttore e dj britannico, «Amazon», ne certificava la completa maturazione anche in ambito compositivo.

Ora Jamie Jones di etichetta ne ha una tutta sua, la Hot Creations, che ha già superato i cento titoli, lavora anche in formato collettivo con il gruppo Hot Natured, ha vinto a ripetizione gli immancabili referendum di settore per eleggere il dj dell’anno e gira il mondo con il suono di una techno cui ha offerto sfumature più calde rispetto ai presupposti di partenza e soluzioni anche melodiche per avvicinare nuove fasce di pubblico. Premiato con l’ingresso, evento raro per questo ambiente da rave, nella classifica di vendita assoluta inglese. A Torino è un habitué del Kappa Futur Festival, che lo ha visto protagonista anche quest’anno al Parco Dora.

Appuntamento al Milk Club, via Sacchi 65, ore 22.30, sabato 1 dicembre.

By Paolo Ferrari.

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