Parco Dora, inaugurati gli interventi di riqualificazione a carico del Kappa FuturFestival

Torino Oggi

10 Novembre, 2019

I lavori, realizzati dalla società organizzatrice del festival di musica elettronica, sono stati presentati venerdì alla presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino e dell’assessore Alberto Unia

Il Parco Dora si è rifatto il look grazie al Kappa FuturFestival. Come annunciato in estate durante il festival di musica elettronica, la società Movement Entertainment di Maurizio “Juni” Vitale si è fatta carico di alcuni interventi di riqualificazione, presentati venerdì alla presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino, dell’assessore all’ambiente Alberto Unia, del presidente di BasicNet Marco Boglione e degli esponenti del comitato di cittadini Ingest, coinvolti nell’iniziativa.: “Si tratta – fanno sapere gli organizzatori – di un gesto di ringraziamento verso la comunità torinese per l’ospitalità ricevuta negli anni”.

I lavori, per un costo totale di 100mila euro, hanno riguardato la redazione di una relazione fitostatica (lotto “Vitali”, roseto e tettoia di strippaggio), il rinnovamento delle panchine e della pavimentazione del ponte sulla Dora, la saldatura delle griglie delle colonne (tettoia di strippaggio), lo sfalcio dell’erba, delle siepi e la ri-piantumazione del prato (a cadenza annuale), l’apertura di passaggi pedonali interni (roseto), il ripristino dei pannelli grecati dei cantieri perimetrali (tettoia di strippaggio), il collaudo geofisico dell’area nord (vaporiere), il ripristino del pavimento anti-trauma nell’area giochi (roseto), la pulizia e sanificazione della torre coinvolta in un incendio (roseto) e la sostituzione dei canestri del campo da basket (tettoia di strippaggio).

L’intervento sull’impiantistica sportiva era stato richiesto a gran voce dal comitato Ingest: “In settimana – spiega il portavoce Andrea Russo – è arrivata anche la rete da tennis: con la sostituzione dei paletti potrà presto essere montata; abbiamo anche chiesto la predisposizione di un magazzino dove custodire il materiale nelle ore notturne”.

By Marco Berton

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