Lena Willikens ha guadagnato l'invidiabile soprannome di "A DJ's DJ" grazie alla sua versatilità infinita e all'adorazione che le è stata tramandata di bocca in bocca. Ogni suo set è diverso dall'altro, e la sua variazione inesauribile è solo la punta dell'iceberg di una collezione di dischi accumulata nel corso di decenni e costantemente rinnovata tramite una pratica quotidiana di ascolto, connessione dei punti e alimentazione di una visione del mondo in continua espansione riguardo alle possibilità del dancefloor.

La naturale, rara convinzione nell'esecuzione della sua arte è simile a quella di un musicista che improvvisa, di un pittore o di un abile narratore nel senso più classico del DJ. Sovrapponendo lunghe linee di pensiero poliritmico che possono essere comprese appieno solo "nel flusso" – dai corpi in movimento – Lena pone una vita intera immersa nel club, in tutti gli angoli della cabina, del bar e del dancefloor, in una forma senza sforzo di croniche che sfiorano il misticismo aerobico.

Una carriera ben raccontata che va dal '90s raver, alla pulizia di dischi (e bicchieri) al Salon Des Amateurs, passando per migliaia di miglia da DJ globale, la conduzione del programma radiofonico Homunkuli per NTS, e contemporaneamente la produzione, i remix e la compilation di dischi, si alimentano reciprocamente con risultati senza pari. I suoi cerchi sono intrisi di esperienza, con una comprensione olistica del groove che continua a dare più di quanto la somma delle sue parti suggerisca.

La sua capacità, rispettata da tutti, di cambiare marcia in un batter d'occhio gioca con l'anticipazione della memoria muscolare in modi che sfidano ogni tipo di codifica. Quantizzando istintivamente il ritmo tra le mutate bassline del UK, gli offbeat motorik e le curiose sintesi nEuropee, la sua inclinazione intuitiva valorizza la sensualità tanto quanto la coesione tra quelli che una volta erano considerati compagni di letto mutuamente esclusivi.

È questo tipo di intuito leggendario e perspicace che continua a perdurare nell'immaginario collettivo degli avventurosi ravers di tutto il mondo, sia nel ruolo di Lena come collaboratrice consumata di Vladimir Ivkovic, suo compagno spirituale; nel progetto audiovisivo Phantom Kino Ballet, con l'artista multidisciplinare Sarah Szczesny; sia nelle esperienze orgiastiche di danzatori che lei tiene scatenati ogni weekend.