Freddy K: attivista della techno. Fin dagli anni '90, Alessio Armeni ha condotto incansabili campagne dal dancefloor, difendendo il vinile, sostenendo giovani talenti e rinforzando la scena dalle ombre. Lo conoscerete meglio per i suoi set-maratona e le selezioni devianti. Potreste riconoscerlo come il capo della KEY Vinyl, o per il ruolo dietro le quinte che ha svolto presso la M_Rec, l'etichetta che ha aiutato a gestire con il suo migliore amico Max_M. Dovreste sicuramente conoscere Virus, che ha dato il via a tutto per lui a Roma. Il movimento The Sound of Rome di Lory D e Leo Anibaldi; i rinomati show radiofonici Mad di Luca Cucchetti; magazzini, soundsystem e rave hanno tutti contribuito all'ossessione iniziale di Freddy K per la techno. Ha iniziato a fare il DJ agli after-hour della domenica, dopo aver ballato tutta la notte. Nel 1993, all'età di 21 anni, ha lanciato il suo famoso show radiofonico Virus, che andava in onda giornalmente dalle 20:00 a mezzanotte e dal mezzanotte alle 6:00 di ogni sabato. Feste, un'agenzia di prenotazioni e negozi di dischi sono arrivati presto: il movimento Virus era arrivato. Un anno dopo, Freddy K ha firmato con la leggendaria ACV, che ha pubblicato il suo primo EP, Control. Rage Of Age, il suo album di debutto, è arrivato nel 1995; un disco cupo e rumoroso influenzato dalle sue due passioni, l'acid di Chicago e il rock. È stato ampiamente lodato in tutto il paese e rimane un testamento al vecchio Sound of Rome oggi.Dopo il picco di Virus e aver fatto tour in tutto il mondo con la ACV, Freddy K ha smesso di fare il DJ e si è ritirato dietro le quinte. Ha trascorso gli anni del millennio lavorando con Sandro Nasonte nel negozio di dischi di punta di Roma, il Remix. Insieme hanno fondato l'influente etichetta Elettronica Romana, che ha pubblicato alcuni dei primi EP di Donato Dozzy e Giorgio Gigli. Si è trasferito nella capitale tedesca nel 2009, fondando due anni dopo la KEY Vinyl come "etichetta techno per DJ". Artisti come PVS e Héctor Oaks hanno contribuito a forgiare la visione tradizionalista dell'etichetta (e di Freddy K stesso) sulla techno. Il trasferimento a Berlino ha riaccresciuto l'infatuazione adolescenziale di Freddy K per il rave. Presto è entrato a far parte di Homopatik, l'ex evento mensile gay presso il club ://about blank. È diventato noto per le sue epiche sessioni di 10, 14 e 16 ore lì, suonando sempre rigorosamente in vinile e in modo dinamico e consapevole della festa. I set di Freddy K sono mutevoli e completamente adattati per la pista da ballo. Suona uno stile di techno "a 360 gradi", che può includere Soft Cell, WestBam o Bronski Beat - quando il momento è giusto. Ha suonato il suo primo set al Berghain nel 2013; due anni dopo stava chiudendo il locale, mantenendo alti i livelli di energia fino al lunedì. Gli ultimi 20 minuti, dice lui, sono i più importanti. Quindi assicuratevi di rimanere fino alla fine.