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Domenica

KÖLSCH

B2b

Il nuovo album di Kölsch, "I Talk To Water", rappresenta la dichiarazione più personale fino a oggi da parte di una delle voci più singolari della scena techno. Commemorando il padre del produttore, intreccia intime registrazioni domestiche dagli archivi musicali di suo padre in alcune delle produzioni più poetiche di Kölsch. È un album bellissimamente risonante che vibra con sincerità emotiva, affrontando in modo profondo e riflessivo le complessità del lutto e della famiglia. Il suo quinto album per la Kompakt, dopo "1977", "1983", "1989" e "Now Here No Where", naviga abilmente in un territorio che è da sempre naturale per la musica di Kölsch: profondamente commovente, ricca di texture e splendidamente melodica.È un percorso che ha intrapreso fin dalle sue prime produzioni come Kölsch, che sono iniziate a comparire nella serie Speicher della Kompakt. In quei primi brani, era concentrato sull'energia e sull'intensità della pista da ballo, un luogo che continua a sentirsi come casa per il produttore. Man mano che la sua voce musicale si è sviluppata, la sua musica si è estesa ad altri territori, ma con un occhio sempre attento alle architetture fondamentali della techno. Un produttore riflessivo, è anche attento al momento selvaggio, alla scintilla della creatività e al gioco, all'esuberanza e alla fisicità del genere che continua a chiamare casa. È qualcosa che ha servito bene la musica di Kölsch: le forme estatiche del suo successo "Grey" hanno portato a 5,5 milioni di visualizzazioni su YouTube e a quasi 50 milioni di riproduzioni su Spotify.Questa duttilità creativa deriva senza dubbio dalla sua rara crescita: metà tedesco, metà irlandese, cresciuto in Danimarca, è cresciuto nella comunità hippie di Christiania, a Copenaghen. Suo padre ha trascorso del tempo come musicista praticante, un dettaglio che non può non aver influenzato la decisione di Kölsch di muoversi nelle arti creative. Una decisione sagace, quindi: con un profilo internazionale come DJ, avendo suonato in modo esteso e in alcuni dei più grandi locali del mondo (fabric, Berghain), e un lungo periodo prolifico di produzioni per la Kompakt, e per la sua etichetta IPSO che pubblica collaborazioni con artisti come Michael Mayer, Tiga e Sasha, la visione di Kölsch è fedele a sé stesso, febbrilmente creativa, senza pretese e profondamente impegnata.