Marco Shuttle ha sempre ottenuto molto con poco (musicamente parlando), ed è proprio quell'estetica singolare che lo distingue. I suoi suoni techno cinematografici sono insolitamente organici: costruiscono pressione in modi sottili e i suoi groove meticolosi non mancano mai di portare gli ascoltatori in un viaggio verso luoghi nuovi ed emozionanti. Grazie a questo, è diventato un favorito tra i conoscitori della techno e ha pubblicato su alcune delle etichette più rispettate del momento, dal nuovo label del famoso club di New York, The Bunker, all'impareggiabile Time To Express di Peter van Hoesen, passando per Clone SOS e la sua casa regolare, Eerie Records. Nato in Italia ma residente a Londra, dove ha anche conseguito il suo Master in Moda presso St Martin's. Ciò che lega insieme il suo lavoro creativo è un focus su una texture astratta ma organica, che definisce anche i suoi DJ set tessuti con cura, da fabric a Berghain fino al Labyrinth in Giappone. Il suo suono eletronico trae ispirazione dal jazz e dalla musique concrète tanto quanto dalla house acida e dalla techno di Detroit. I primi successi come il suo 'The Vox Attitude' sono stati seguiti da grandi esperienze astratte su Clone e remix per Third Side, mentre il futuro promette una collaborazione con il compatriota e amico produttore Donato Dozzy come Anxur. Atterrerà su Eerie, l'etichetta ben strutturata di Marco, e sicuramente sarà un'altra offerta flessibile e succulenta che dimostra Marco Shuttle essere un trovatore della techno dalla mente unica.
Jane Fitz è resident presso il Pickle Factory di Londra, il leggendario festival britannico Freerotation e la sua festa Night Moves, che gestisce insieme a Jade Seatle. Le sue influenze e le sue selezioni spaziano dai brani acid del Regno Unito, alla house profonda e spaziale, alla techno psichedelica e trance o a texture ambient. DJ da oltre 25 anni, la sua vasta gamma di stili e le sue capacità camaleontiche l'hanno vista suonare tra le montagne del Giappone, sulle spiagge del Montenegro, nei magazzini di Birmingham o nei seminterrati di Londra, oltre che nei club più credibili del mondo, come Concrete, Tresor, Closer o Panorama Bar. Le sue produzioni recenti, pubblicate sotto il nome Invisible Menders (realizzate insieme a Dom Ahtuam), sono apparse su etichette cult come Porn Wax, Boe e Animals On Psychedelics.